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Comunicazione

Mercato immobiliare nelle località turistiche: primi segnali di ripresa

Forse il peggio è passato. La pandemia da covid ancora non è vinta, ma dopo una stagione, quella dello scorso anno, fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria, quest’estate si registrano i primi, incoraggianti, segnali di ripresa per quanto riguarda le compravendite e le locazioni degli immobili nelle località turistiche balneari del litorale veneziano.
 
È quanto emerge dallo studio di Fimaa, Federazione italiana Mediatori Agenti d’Affari, di Confcommercio in collaborazione con la società di studi Nomisma, che ha analizzato l’andamento del mercato in un panel di 11 città in tutta Italia e da cui, per la provincia di Venezia, sono stati estrapolati i dati in particolare relativi a Caorle, Jesolo lido e Lido di Jesolo, tra le principali mete delle vacanze di molti italiani e stranieri.
 
Di seguito le tabelle su: compravendite, prezzi medi, minimi e massimi in euro, per metro quadrato (tab. 1); e locazioni, canoni settimanali medi, minimi e massimi in euro, nei mesi di giugno, luglio e agosto per appartamenti usati da quattro persone, con cucina, bagno, camera matrimoniale e cameretta, spese incluse (tab. 2)
 
Tab. 1 COMPRAVENDITE
 
Abitazioni top nuove
 
Abitazioni centrali usate
 
Abitazioni periferiche usate
 
Caorle
 
2.100-3.200
 
1.600-2.600
 
1.300-1700
 
Jesolo lido
 
2.700-4.200
 
1-700-2.300
 
1.300-1.700
 
Lido di Venezia
 
2.700-4.500
 
2.400-3.600
 
2.300-3.000
 
 
 
Tab. 2 LOCAZIONI
 
Giugno
 
Luglio
 
Agosto
 
Caorle
 
440-710
 
757-926
 
867-1.619
 
Jesolo lido
 
500-1.000
 
800-1.200
 
1.300-2.100
 
Lido di Venezia
 
500-1.000
 
800-1.200
 
2.300-3.000
 

 

L’andamento del 2019, ante covid, evidentemente resta lontano, ma quel che infonde fiducia è piuttosto il trend: “Potremmo dire che siamo a metà strada della risalita 2020 – spiega lo jesolano Alessandro Simonetto, presidente Fimaa di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia –. Inoltre i prezzi sono sostanzialmente invariati rispetto all’estate 2020. Stiamo assistendo a un ritorno d’interesse sia per le compravendite che per le locazioni. Inutile ribadire, ancora una volta, quanto sia stato grave l’impatto della pandemia. Cerchiamo di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Il turismo di prossimità sta ri-alimentando la richiesta di case”.
 
Sul fronte compravendite, a mostrarsi più attivi, infatti, sono soprattutto gli italiani dal momento che, continua Simonetto, “la circolazione delle varianti del covid e le restrizioni nei movimenti ancora influenzano gli investimenti esteri sul mattone”. Con un elemento sempre più distintivo: “L’esperienza del lockdown, che ha spinto allo smart working, fa sì che le persone chiedano, anche nelle località turistiche, abitazioni sempre più spaziose, con terrazza vivibile o giardino privato, lì dove poter stare comodamente anche per svolgere i propri impegni familiari qualora se ne presentasse l’opportunità. Richiesta, questa, che trova soddisfazione più in contesti decentrati, dove ci possono essere locali più ampi e anche più verde pubblico, che anche solo psicologicamente concorre a dare maggior respiro nell’immaginario collettivo, tanto più dopo un anno e mezzo passato in gran parte al chiuso e all’insegna dei divieti”.
 
Quanto, invece, alle locazioni, si assiste a un fenomeno particolare: “Un terzo circa degli immobili - rileva Simonetto - che in precedenza venivano dati in affitto breve, di qualche giorno, ora sono oggetto di locazioni più lunghe, con una media di soggiorno di una settimana. Questo è un segnale incoraggiante per la ripresa del settore, che ci auguriamo possa essere confermato, e consolidato, anche in questa seconda parte dell’estate”.
 
Alvise Sperandio
Ufficio stampa Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia

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