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Comunicazione

A un mese dalle riaperture, il settore dell'abbigliamento e delle calzature è in ginocchio, con fatturati in calo dal 50 fino all'80%

Il Presidente metropolitano e regionale Giannino Gabriel: "La situazione è molto critica. Bene l'emendamento di un recupero parziale, al 30%, della merce invenduta, ma è necessario che siano dati maggiori sostegni al settore. Ci auguriamo che le vendite promozionali già possibili dall'altro ieri e poi il posticipo dei saldi dal prossimo primo agosto, rilancino i consumi dando un po' di ossigeno al settore".
 
“Abbattere del 30% il costo dell’invenduto, delle giacenze in magazzino è una buona notizia, ma siamo ancora molto, troppo distanti da quanto servirebbe per poter coprire le perdite per mancate vendite di abbigliamento e calzature, che a livello nazionale ammontano a circa un miliardo di euro". Ad affermarlo è Giannino Gabriel, presidente metropolitano e regionale di Confcommercio Federazione Moda Italia che precisa: “Abbiamo chiesto il 60% del credito imposta sulle rimanenze di magazzino autunno 2019 e primavera 2020: l'emendamento approvato in Commisione bilancio della Camera è un primo passo, ma ancora insufficiente”.
 
A un mese dalla riaperture, nel veneziano si registrano cali pesanti delle vendite: dal 50 fino all’80% del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019. “In particolare nel litorale veneziano, a forte vocazione turistica – spiega allarmato Gabriel - la mancanza di flussi dall’estero sulle nostre spiagge si sta facendo sentire molto, comportando danni gravi all’indotto costituito dai negozi legati al fashion, con un calo dell'occupazione che, tra minori assunzioni e licenziamenti, si stima a fine stagione almeno del 60%. E’ indispensabile quindi che i nostri parlamentari continuino a lavorare per migliorare il decreto Rilancio e per questo va dato atto dell’impegno dei deputati e senatori del territorio che si stanno interessando alle nostre necessità, così come la Regione. L'auspicio è che si possano inserire ulteriori supporti indispensabili per accompagnare le imprese fuori dal tunnel”.
 
Il prossimo primo agosto si apriranno i saldi e gli esercenti sperano che questi possano almeno in parte riaccendere gli acquisti, mentre un altro stimolo dovrebbe giungere dalle vendite promozionali eccezionalmente già possibili dall'altro ieri: “Le prospettive impongono grande cautela – conclude Gabriel – Purtroppo crescono le imprese che ritengono di non aprire questa stagione, mentre non poche stanno seriamente valutando di chiudere per sempre, persino nelle piazze più forti come Venezia e i capoluoghi di provincia: l’emergenza non è finita. Ci auguriamo che l'avvio delle vendite promozionali e poi il posticipo dei saldi al prossimo primo agosto rilancino i consumi dando un po' di ossigeno al settore".
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