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Comunicazione

DDL Dignità, Agenti immobiliari FIMAA: "Bene emendamento su esclusione banche da attività di intermediazione immobiliare"

Roma - La Consulta Interassociativa Nazionale dell’Intermediazione, composta dalle associazioni rappresentative degli agenti immobiliari italiani FIMAA, FIAIP e ANAMA, plaude all’emendamento presentato alle Commissioni riunite Finanze (VI) e Lavoro pubblico e privato (XI) della Camera che esclude le banche dall’attività di intermediazione immobiliare.

Questo emendamento - dichiarano i tre Presidenti Santino Taverna, Gian Battista Baccarini e Paolo Bellini all’unisono – costituisce un preciso segnale di contrasto ai poteri forti e avvalora la tesi che FIMAA, FIAIP e ANAMA hanno sempre sostenuto e cioè che le banche, non essendo ‘parte terza’ nei confronti dei clienti-consumatori, non possono considerarsi mediatori e che, quindi, la costituzione delle società di intermediazione immobiliare degli istituti di credito contrasta con le norme che regolano la mediazione sia immobiliare che creditizia”.

“Infatti, - continuano i tre Presidenti - gli istituti di credito avvantaggiati dalla loro posizione dominante, e dalla conoscenza di abitudini e condizioni economico-patrimoniali della propria clientela (profilazione), possono utilizzare i dati in loro possesso per favorire le proprie società d’intermediazione immobiliare, a discapito degli altri player del comparto, con svantaggi ed eventuali ripercussioni negative sui risparmi per i consumatori”.

Ci auguriamo che l’emendamento presentato, in fase di discussione di conversione in legge del Decreto dignità (DL n.87/2018), possa ottenere una vasta convergenza parlamentare tra maggioranza e opposizioni – concludono i Presidenti Taverna, Baccarini, Bellini - perché evita l'insorgere di forme di concentrazione nel settore delle compravendite immobiliari, rappresentando senza alcun dubbio una battaglia di civiltà a difesa dei consumatori per una concorrenza libera, ma non sleale.

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