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“Si conferma il rallentamento del Pil italiano nei primi tre mesi del 2018 anche se l'andamento è migliore del previsto": è la considerazione di sintesi dell’ Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sul Pil diffusi dall'Istat.
"La crescita dello 0,3% in termini congiunturali registrata nel primo trimestre – continua l'Ufficio Studi - è risultata, infatti, lievemente superiore rispetto a quanto potevano far ipotizzare i dati congiunturali disponibili in virtù di un'evoluzione migliore nei servizi.” Ma è il contesto generale a permanere incerto in tutta Europa. i dati diffusi oggi dall'Eurostat, mostrano un rallentamento del trend economico con prospettive più grigie per la nostra economia, nonostante la crescita degli occupati.
Ma a preoccupare seriamente l’osservatorio Confederale sull’economia del terziario è proprio il permanere del ristagno dei consumi: "In questo contesto - richiama con forza l’Ufficio Studi - bloccare l'aumento dell'IVA, previsto dalle clausole di salvaguardia, rappresenterebbe un fattore importante per ridurre gli elementi d'incertezza che portano le famiglie a guardare con preoccupazione al futuro".
Un contesto di preoccupazione che è stato espresso a gran voce dallo stesso Presidente Confederale Carlo Sangalli che più volte in questi giorni ha sottolineato come ogni ritardo nell’insediamento del nuovo Governo rischia di non impedire il blocco dell’IVA e di rendere i partner europei sempre più scettici sull’economia italiana.