arrow--linkarrow-calendar--leftarrow-calendar--rightattachmentcalendar-eventclock--outlineclockclose_modal_windowcloud_uploaddeadlinedownloademail--shareemailfacebookfaxgoogle-plus--framegoogle-plusinstagramlink--externallinklinkedinlocationlogo-confcommercio--fidilogo-confcommercio--venezialogo-confcommerciomarker--offmarkerphonepinterestsearch--whitesearchteacherstwitterverifiedyoutube

Comunicazione

Rifiuti naturali spiaggiati? Classificarli al più presto come biomassa per recuperare risorse pubbliche e dare una vera risposta all’ambiente

“La questione ancora aperta dei rifiuti di natura vegetale spiaggiati, il cui smaltimento grava sulle casse dei Comuni, dei cittadini e delle imprese deve essere superata al più presto.” Massimo Zanon, Presidente di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, richiama con forza la politica nazionale perché, con una soluzione tecnica già considerata percorribile, si ponga fine all’emorragia di risorse pubbliche sprecate per togliere dalle spiagge la massa di legno ed altri vegetali che viene ancora considerata indistintamente rifiuto speciale, con i costi di smaltimento che grava in modo sempre più pesante sui Comuni del litorale e quindi sulla collettività di cittadini ed imprese.

Dati storici indicano che, in media, sul litorale della costa veneziana i rifiuti spiaggiati sono stati 20 mila tonnellate l’anno. Nella sola Jesolo e un anno particolarmente critico, il 2013, i costi hanno toccato 1 milione e 200 mila euro a carico dei cittadini. Ma il legno, che appunto potrebbe costituire biomassa, costituisce circa il 90 per cento di quanto depositato dal mare.

“Sono costi sempre più alti che, dati i vincoli di bilancio, vengono ormai coperti con la tassa di soggiorno, risorse che invece dovrebbero essere destinate alla promozione  e alla competitività dell’economia del turismo” – continua Zanon -  “ mentre se riconosciuti come biomassa diverrebbero riutilizzabili e in grado persino di costituire una fonte di reddito per l'impresa che ne gestisca la raccolta”

“La questione” -  ricorda ancora il Presidente di Confcommercio -  “è stata presa a cuore dall'On. Giorgia Andreuzza, che ringrazio per il continuo impegno, ora ci attendiamo che il Governo, in particolare il  Ministero  dell’Ambiente, compia il passo decisivo in tal senso con gli opportuni provvedimenti: agire al più presto consentirà risparmi ingenti e quindi i Comuni potranno davvero destinare allo sviluppo del patrimonio turistico ed ambientale le risorse della collettività”

E conclude: “Perché continuare a considerare un rifiuto inquinante una risorsa preziosa, e sfruttare i vantaggi dell’economia circolare, che consente risparmi economici e un’efficace tutela e valorizzazione dell’ambiente?”

Top