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Comunicazione

Apertura saldi: il Veneto mantiene la data del 1. agosto. Accolte le richieste di Confcommercio e del suo sindacato della Moda

Nonostante la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome lo scorso 21 luglio avesse accolto la proposta del Presidente della Regione Campania, De Luca di sciogliere il vincolo del 1. Agosto per l’inizio dei saldi estivi, il Veneto non a voluto essere tra coloro che hanno rotto le fila, come Friuli Venezia Giulia e Lombardia.

Nei giorni scorsi la Regione del Veneto, pur considerando che avere le regioni confinanti che anticipavano i saldi al 25 luglio avrebbe inevitabilmente compromesso il quadro, con le prevedibili migrazioni di consumatori “oltre frontiera”, alla fine, risentite le categorie del settore, ha mantenuto la parola e lo stesso assessore allo Sviluppo Economico, Roberto Marcato ha assicurato: i saldi nel Veneto inizieranno come delibero lo scorso maggio dal 1 agosto e si concluderanno il 30 settembre.

“Nel periodo dell’emergenza – si è espresso l’Assessore Marcato in un comunicato stampa diramato il 23 luglio - abbiamo avuto modo di confrontarci quotidianamente con le categorie economiche, con i commercianti in particolare che hanno subito un calo delle attività e dei consumi anche dopo la fase di lockdown. Dal confronto costante si è rafforzata la collaborazione che ha portato alla definizione del 1 agosto. Data che confermiamo per andare incontro alle esigenze di un settore, quello del commercio, che ha necessità di riprendersi al più presto”. 

Plaudono tutte le categorie, da Confcommercio Veneto al suo sindacato di categoria, Federazione Moda Italia, il cui presidente regionale e metropolitano di Venezia, Giannino Gabriel, aveva preso carta e penna e scritto all’Assessore Marcato proprio per ribadire la richiesta di non anticipare assolutamente la data.

“Un riconoscimento doveroso all’assessore e alla Regione del Veneto per aver ascoltato le categorie e mantenuto la parola data” – ringrazia Gabriel – “Del resto proprio il Veneto a livello nazionale aveva con forza richiesto di posticipare la data, garantendo per altro l’avvio delle vendite promozionali, venendo così incontro concretamente ai negozi che stavano riaprendo dopo la chiusura forzata imposta dall’emergenza sanitaria da Covid 19” E conclude: “Non una stagione ma un’intera annata del calendario del fashion è oramai compromessa definitivamente: i conti li faremo a fine settembre, ma se ad agosto i flussi turistici continueranno ad essere esigui, tanto nelle città d’arte quanto nelle località balneari o di montagna, allora il rischio di chiusure definitive in autunno potrebbe essere davvero un’emergenza difficilmente gestibile.”

 


 

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