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Comunicazione

Ristori: Roma annuncia che è tutto a posto, invece non è così.

Il presidente Zanon: “Dal governo continuano a dirci che i ristori sono stati erogati. Noi, purtroppo, dobbiamo constatare che non ci corrisponde e che ogni giorno che passa e più imprese rischiano la sopravvivenza”.

 

Anche oggi, da Roma, attraverso autorevoli esponenti di governo, è stato annunciato che tutti i ristori previsti dal “decreto Natale” sono arrivati sui conti correnti dei titolari di attività interessate da restrizioni.

Ma a Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, che sta ricevendo numerose segnalazione da parte degli imprenditori, questo non risulta.
 
“Dal governo – dichiara il presidente Massimo Zanon – continuano a dirci che i ristori sono stati erogati. Noi, purtroppo, dobbiamo constatare che non ci corrisponde e che ogni giorno che passa, più imprese rischiano la sopravvivenza; inoltre non vorremmo che a qualcuno saltassero i nervi. Non solo non sono arrivati i ristori previsti dal decreto Natale, ma non in pochi attendono ancora quelli di novembre”.
 
La possibile introduzione della zona rossa e del divieto per i pubblici esercizi di fare asporto dopo le 18, rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già pesante.
 
“Noi ribadiamo ancora una volta - riprende Zanon - che le parole d’ordine devono essere: immediatezza e adeguatezza. Se i ristori non hanno queste caratteristiche, per molte attività la chiusura sarà ineludibile. Chi è al governo, prima di lanciarsi in proclami, verifichi bene qual è la situazione e si attivi per fare in modo di poter dire al più presto, stavolta sì a buona ragione, che i ristori sono stati erogati”.
 
Alvise Sperandio
Ufficio stampa Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia
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