arrow--linkarrow-calendar--leftarrow-calendar--rightattachmentcalendar-eventclock--outlineclockclose_modal_windowcloud_uploaddeadlinedownloademail--shareemailfacebookfaxgoogle-plus--framegoogle-plusinstagramlink--externallinklinkedinlocationlogo-confcommercio--fidilogo-confcommercio--venezialogo-confcommerciomarker--offmarkerphonepinterestsearch--whitesearchteacherstwitterverifiedyoutube

Comunicazione

Capodanno, locali notturni chiusi e feste vietate: appello alla responsabilità di tutti da parte del Silb, il sindacato di categoria

Nessuna festa di capodanno nei locali e nemmeno in location private. Le restrizioni introdotte dal Governo per arginare la diffusione della pandemia da Covid, blindano i tradizionali festeggiamenti della notte di San Silvestro con la chiusura di tutti quei locali che hanno da sempre ospitato veglioni e feste danzanti con grande partecipazione di persone.

Gli operatori della categoria aderenti al Silb, di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, prendono le distanze da coloro che stessero pensando di violare il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che impone la chiusura dei locali notturni; e, nel contempo, lanciano un appello alla responsabilità personale dei cittadini e alla vigilanza da parte delle autorità competenti.
 
"Se qualcuno avesse in mente di organizzare iniziative "clandestine", condanneremmo fermamente ogni violazione – dichiara il presidente del Silb di Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia, Franco Polato – Non si tratta solo di rispettare delle direttive governative per contrastare il dilagare del coronavirus, ma anche di assicurare condizioni di sicurezza ai cittadini, mentre l’Italia sta affrontando un’emergenza sanitaria gravissima”.
 
L’invito, dunque, è di vivere la notte di San Silvestro e l’arrivo del 2021 nel pieno rispetto delle regole, evitando feste private non autorizzate. Feste che sarebbero estremamente rischiose per la propagazione del coronavirus e per gli effetti “a cascata” che una sola infezione potrebbe generare tra le persone a contatto, nei giorni seguenti, anche in vista della riapertura delle scuole.
 
“Sin dall’inizio della pandemia e in questo momento di inedita gravità per il Paese, il nostro comparto sta pagando un prezzo altissimo, che si è acuito con l'impossibilità di svolgere le attività in estate – spiega Polato – Tuttavia non potremmo in alcun modo tollerare che si verificassero situazioni che possono mettere a rischio la sicurezza della cittadinanza. Lanciamo, dunque, un forte appello alla responsabilità dei cittadini e dei nostri aderenti. Contemporaneamente invochiamo una stretta vigilanza delle autorità competenti per le verifiche e gli eventuali provvedimenti del caso, perché se ci fossero effettivamente dei trasgressori, danneggerebbero l'intera categoria".

 
Alvise Sperandio
Ufficio stampa Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia

 

Top