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Comunicazione

MO.S.E.: conclusa con successo la prima prova

 

Sono trascorsi poco meno di 7 mesi dalla notte del 12 novembre 2020, notte che verrà a lungo ricordata dai Veneziani: una marea eccezionale di 1,87 cm, alimentata da un fortissimo vento di scirocco, ha letteralmente messo in ginocchio la città e gran parte del litorale veneto, devastando un patrimonio artistico, culturale ed economico di valore incalcolabile.

Esattamente dopo quasi 7 mesi, venerdì 10 luglio, le 78 paratoie mobili che costituiscono il MO.S.E. si alzano, superando la prima prova generale. Esattamente un’ora e mezza dall’attivazione dal sistema, laguna e mare vengono per la prima volta nella storia separate: Venezia è un lago costiero. Il test è stato presieduto dal Premier Conte che si augura che l'opera venga completata entro il prossimo autunno-inverno, anche se la definitiva conclusione dei lavori è prevista il 31 dicembre 2021 con la consegna dell’opera dal Consorzio Venezia Nuova, il concessionario dei lavori, allo Stato, il committente.

La domanda che tutti si pongono, però, è se il Mose funzionerà nel momento del vero bisogno? In occasione della prima prova totale di chiusura delle bocche di porto la marea era una serenissima marea da appena 65 centimetri, nulla in confronto alle alte onde dello scorso autunno.

Oltre al Premier Conte, all’evento hanno partecipato i ministri De Micheli, Lamorgese e D’Incà, il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco Luigi Brugnaro. Nel vicino bacino di San Marco non sono mancate le proteste dei “No Mose” che hanno intrapreso una battaglia navale con le imbarcazioni delle fiamme gialle e della polizia di stato che cercavano di placare gli animi dei manifestanti a colpi di idrante.

E’ auspicabile, invece, che il Mose funzioni al fine di preservare la bellezza di Venezia e non rendere inutili le ingenti spese destinate alla creazione dell’opera, tristemente conosciuta anche per lo scandalo delle tangenti del 2014. Novità di giornata è stato l’annuncio dato da Conte sulla futura governance del sistema. La ministra De Micheli ha poi chiarito che sarà una struttura pubblica. E quindi l’era del Consorzio Venezia Nuova sarà superata: “La struttura farà finire e funzionare il Mose e si occuperà di tutto il sistema della Laguna. Sarà pubblica, non più di privati, creata da una norma che prevedrà il trasferimento della concessione allo Stato con le compensazioni”.

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