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Comunicazione

dopo la mobilitazione contro il caro bollette, Fipe e Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia si riuniscono per confrontarsi sul futuro della ristorazione.

Di fronte a un autunno che si preannuncia molto caldo per cittadini e imprese, Confcommercio Unione metropolitana di Venezia discute con i comuni della Città metropolitana di Venezia del futuro della ristorazione in una conferenza stampa allargata ai Pubblici Esercizi, in programma lunedì 10 ottobre alle ore 11 presso la sua sede di viale Ancona 9 a Mestre (sala a piano terra).

Il focus con la stampa, denominato Dai valori alla sostenibilità – dopo la mobilitazione, ora le proposte, analizzerà il periodo di pesante fragilità che sta colpendo le aziende della ristorazione, del turismo e dell’intrattenimento: il post pandemia, la crisi energetica e gli aumenti dei costi delle materie prime rischiano, infatti, di affossare un settore strategico per il mercato italiano. Dopo le manifestazioni simboliche di protesta delle scorse settimane, in primis quella organizzata in piazza Ferretto a Mestre per stracciare le copie delle bollette di luce e gas a costi esorbitanti, i rappresentanti dell’associazione di categoria, con i comuni metropolitani, faranno il punto della situazione tracciando proposte concrete per far fronte alla crisi e accelerare la ripartenza.

Al dibattito interverranno operatori, esperti del settore, dirigenti nazionali e veneti di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e rappresentanti delle istituzioni di Venezia e Città Metropolitana.

Il settore della ristorazione, alcuni dati

I pubblici esercizi nella Città metropolitana di Venezia sommano poco più di 8.450 unità e mobilitano oltre 33.000 addetti; più di un terzo lavora nel capoluogo, Venezia, dove le imprese censite sono poco meno di 3.600. Una città da sempre sensibile alle variazioni dei flussi turistici, praticamente azzerati durante la fase più acuta della pandemia. Fortunatamente il settore negli ultimi mesi ha saputo rialzarsi ritornando ai valori pre-Covid.  Soffre però il piano occupazionale: gli imprenditori lamentano molta difficoltà nel reperire personale qualificato e il numero dei dipendenti, di riflesso, è calato del 19,6% negli ultimi due anni. Nella sola Città metropolitana il settore dei pubblici esercizi ha perduto quasi un quarto dei propri dipendenti (-24,1%). L’aumento spropositato dei costi dell’energia, il rallentamento della crescita e lo spettro della recessione che si allunga sul 2023 sono ora le fonti di maggiore preoccupazione per i pubblici esercizi: si calcola che le bollette di un ristorante arriveranno a costare ben 34.200 euro annui, a fronte degli 11.075 del 2021; non va meglio per un bar che vedrà le proprie bollette quasi triplicare, da 5.573 a 16.340 euro annui. Dati e percentuali allarmanti che spingono a una riflessione sulla capacità del settore della ristorazione di consolidare la ripartenza o, viceversa, di fare un ulteriore passo indietro. L’appuntamento di lunedì 10 ottobre sarà dunque l’occasione per riflettere sul percorso intrapreso e sulle opportunità future, nonostante la crisi.

La Carta dei Valori della Ristorazione

Durante il talk di si tenterà di (ri)definire ruoli, competenze e saperi dei pubblici esercizi a partire dalla Carta dei Valori della Ristorazione italiana, un vademecum che Fipe sta promuovendo in diverse città d’Italia con una serie di eventi. Economia, Comunità, Cura, Cultura, Memoria, Ambiente, Festa Formazione sono gli otto valori e azioni condivise dagli imprenditori della ristorazione italiana: punti di un programma, di un lavoro, di un’arte, di una ricchezza che accompagna la storia del nostro Paese, contribuendo alla connotazione positiva e promozionale nel mondo dei nostri pubblici esercizi. Questi saranno, inevitabilmente, anche i fulcri sui quali far leva per delineare lo scenario futuro.

Al termine della conferenza stampa è prevista la sottoscrizione della Carta dei Valori della Ristorazione Italiana da parte di Fipe Nazionale, Fipe Veneto, Fipe Confcommercio metropolitana di Venezia e degli enti locali.

Saranno presenti:

Massimo Zanon, presidente Confcommercio Unione Metropolitana Venezia, diversi autorevoli ospiti:

Simone Venturini, assessore alla Coesione Sociale, Turismo e Sviluppo Economico del Comune di Venezia, che sottoscriverà, in rappresentanza del sindaco metropolitano, la Carta dei Valori della Ristorazione italiana di Fipe Confcommercio;

Sebastiano Costalonga, assessore al Commercio e Attività Produttive del Comune di Venezia;

- i vertici di Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi: Roberto Calugi, direttore generale Fipe Nazionale, che farà il punto sullo stato e le previsioni di salute dei pubblici esercizi, e Paolo Artelio, presidente di Fipe Veneto e membro del Comitato direttivo di Fipe Nazionale;

Davide Rampello, noto giornalista televisivo, past president della Triennale di Milano e docente di storia delle arti e mestieri del territorio;

Andrea Chiriatti, area Lavoro di Fipe Nazionale, che fornirà alcuni cenni sul contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto dalla Federazione a tutela del lavoro degli imprenditori del settore e dei loro collaboratori: fornirà alcuni dati sulla situazione occupazionale del comparto ristorativo.

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