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Comunicazione

Locazioni turistiche brevi: Fimaa da Jesolo lancia un allarme sull’abusivismo, ma plaude alla proposta di un patto tra Comune, Guardia di Finanza per le verifiche sugli adempimenti

FIMAA Venezia, l’associazione di categoria che riunisce e rappresenta i mediatori immobiliari merceologici e creditizi associati a Confcommercio della Città metropolitana di Venezia, si è mobilitata giovedì pomeriggio, 20 aprile, al Centro Congressi Kursaal di Jesolo animando il convegno dal titolo “Locazioni turistiche brevi – Conoscenze e competenze dell’Agente immobiliare”.

 Un incontro utile agli operatori del settore che ha fatto il punto su un tema particolarmente caldo e di stringente attualità, in vista non solo della stagione turistica ormai alle porte ma anche dell’ipotesi di istituire una legge nazionale che regoli il fenomeno degli affitti turistici a breve termine.

 All’incontro, condotto da Alessandro Simonetto, presidente di FIMAA veneziana ma anche consigliere nazionale, hanno partecipato ed hanno portato il loro contributo, tra gli altri, Christofer De Zotti e Luca Zanotto, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Jesolo.

Massima sensibilizzazione sul fenomeno dell’abusivismo nonché sulla mancanza di adempimenti di legge, non ultima il mancato versamento della tassa di soggiorno. Su questo fronte il Comune e la Guardia di Finanza hanno già messo a punto un piano di verifiche e di monitoraggio continuo per contrastare ogni fenomeno di illiceità amministrativa, e non solo, a beneficio degli operatori che, come evidenzia lo stesso presidente Simonetto, rispettano in modo scrupoloso la normativa vigente.

“Tuttavia” – ha ulteriormente sottolineato Simonetto – bisogna ricordare che più della metà delle locazioni degli appartamenti non è gestita dalle agenzie immobiliari, che anzi proprio in FIMAA trovano un punto di riferimento per gestire le pratiche amministrative e per un continuo e proficuo lavoro di collaborazione con il Comune e le autorità. Sempre più spesso i clienti di questi appartamenti free lance trovano notevoli discrepanze tra la bella foto messa sul web e le stanze ed i vani reali nei quali poi dovranno alloggiare.”

Ben vengano dunque controlli e verifiche: “Abusivismo significa violazione delle norme, minor qualità ma soprattutto minor sicurezza e garanzia per i clienti” – denuncia Simonetto che conclude: -“Distorsioni che minano la sana concorrenza, creano benefici indiretti a chi elude, fanno sembrare le agenzie immobiliari osservanti e nel pieno rispetto delle leggi fuori mercato.“

 

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