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Comunicazione

Confcommercio esprime solidarietà al popolo Ucraino

“ Š?e ne vmerla Ukrainy”: Ucraina non è morta! Sono le prime parole dell’inno nazionale dell’Ucraina che stanno invocando l’impegno di tutto il mondo libero ad aiutare quel Paese a riaffermare le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale. Un momento tanto tragico che sta però sortendo un primo risultato: una serie di azioni dei leader delle democrazie europee per dare struttura e forza, morale ancor prima che economica e materiale, ad una oramai non più procrastinabile compiuta e comune politica estera di difesa e sicurezza, così una compiuta e comune politica energetica. Sfide straordinarie che metteranno ancora una volta a dura prova la nostra economia, le prospettive di crescita e la tenuta delle nostre imprese già duramente colpite da due anni di pandemia. Tutto il Sistema Confcommercio-Imprese per l’Italia

vuole dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto con una vetrofania da scaricare ed esporre sulle vetrine degli esercizi commerciali e da utilizzare sui social per dire convintamente “no alla guerra, sì alla pace”. Un piccolo gesto simbolico che vuole però raccogliere anche l’invito esplicito del Governo italiano e del Presidente del Consiglio Mario

Draghi che ha richiamato il Paese davanti a una "minaccia terribile" invitando a "rimanere uniti", perché il conflitto riporta l'Europa "ai suoi giorni più bui" e "non può essere tollerato".

Sul tema si è espresso anche il Presidente Confederale Carlo Sangalli: “Ha detto benissimo il presidente Draghi: il ritorno della guerra in Europa è intollerabile e servono risposte ferme. In primis per porre fine alle grandi sofferenze che sta subendo il popolo ucraino e poi per i rischi estremi di un allargamento del conflitto". Proprio nelle ore successive all’invasione dell’Ucraina, il Presidente Sangalli aveva detto; In queste ore drammatiche vanno anzitutto riaffermate le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale, rinnovando piena solidarietà nei confronti dell’Ucraina. È il momento della compattezza europea e atlantica e di un lavoro senza sosta, come ha dichiarato il presidente Draghi, per la risoluzione di una crisi gravissima e con impatti profondi per cittadini e imprese in uno scenario già segnato dalla persistenza delle conseguenze della pandemia e dall’impennata dell’inflazione e dei costi energetici”.

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