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Comunicazione

La giusta causa delle imprese: il futuro non (si) chiude

Assistiamo alle manifestazioni spontanee di piazza di questi giorni col cuore strozzato, ben consapevoli che la disperazione di tante persone oneste e di tanti imprenditori rischia di esplodere in scontri violenti che vengono pilotati e strumentalizzati da movimenti estremisti che nulla c’entrano con la nobile causa che le ispira. Perché manifestare con la violenza significa non solo sovvertire la bontà delle intenzioni, ma anche rischiare di coinvolgere nei conflitti partecipanti inconsapevoli e innocenti.

Dare risposte dirette con atti plateali alla disperazione dei nostri imprenditori è semplice, ma pericoloso e non risolutivo. Non altrettanto d’impatto sarebbe raccontare l’impegno silenzioso, ma costante e incessante, che conduciamo giorno dopo giorno; perché, come dice il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli, i risultati concreti, veri, si ottengono grazie all’autorevolezza delle posizioni, grazie all’accuratezza delle richieste, grazie all’adeguatezza dei gesti e delle parole, grazie al rispetto nei rapporti, a partire da quelli con le istituzioni. Ci battiamo per essere ascoltati, non per essere visti.

Purtroppo le continue emergenze a cui siamo quotidianamente sottoposti, complice la scarsa accuratezza delle informazioni alle quali noi tutti ci troviamo sovraesposti, contribuiscono in modo drammatico a superare la consapevolezza dei risultati raggiunti e a tendere con prepotenza a quella prospettiva di futuro che in questo momento manca, e dalla quale un imprenditore non può prescindere.

Confcommercio della Città Metropolitana di Venezia e della Provincia di Rovigo, sotto la guida del Presidente Massimo Zanon, continua a sostenere in tutte le sedi che salute e lavoro possono e devono essere tenute assieme e che le chiusure non possono essere la soluzione a un dramma sanitario e sociale che seguita a ricadere unicamente sulle spalle di poche categorie, additate quali untori quando responsabili non sono, sia per propria natura sia alla luce dell’impegno che hanno dedicato nel rispettare ogni singola disposizione sanitaria sia stata imposta loro. Continuiamo e continueremo ancora a sostenerlo; ma col nostro stile: sobrio, impegnato, fattivo, volto al rispetto della legalità e delle Istituzioni.

Non saremo noi ad esasperare le posizioni, a causare gli scontri di piazza, a permettere che imprenditori onesti si trovino loro malgrado coinvolti in episodi di violenza collettiva perché hanno ceduto alle facili lusinghe di quanti hanno inteso cavalcare la loro disperazione, a fini politici o pubblicitari.

Ma saremo noi a stare vicino alle nostre imprese, con tutti gli strumenti concreti e innovativi che possediamo e che ancora potremo mettere in campo per supportarle. Saremo noi a batterci, nelle sedi opportune ma anche attraverso manifestazioni controllate, composte e pacifiche, per ciò che ora spetta loro: ristori, moratorie, provvedimenti ad hoc, ma soprattutto certezza nelle aperture.

Questa è la responsabilità che compete ad un’Associazione di rappresentanza seria, che nulla ha a che fare con un movimento improvvisato. Non cederemo il passo a nessuno, e manterremo la linea forti del coraggio, della perseveranza e della grande dignità degli imprenditori che rappresentiamo: per il futuro delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dei trasporti, e, con esse, dell’Italia che vuole ripartire.

 

Noemi Simonini

Direttore Confcommercio Venezia-Rovigo

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