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Comunicazione

Più italiani in vacanza nell’estate 2019

E' in lieve aumento il numero degli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo tra giugno e settembre, dormendo almeno una notte fuori casa. Nel complesso, l'incremento rispetto all'estate 2018 è pari al +0,3%. Circa il 57,1% della popolazione, pari a 34,6 milioni di persone, tra maggiorenni (26,0 milioni) e minorenni (8,6 milioni), ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei prossimi mesi estivi. E' quanto emerge dall'indagine di Federalberghi, realizzata con il supporto tecnico dell'Istituto ACS Marketing Solutions.

Le previsioni positive succedono comunque ad una avvio di stagione caratterizzato da condizioni atmosferiche tutt’altro che estive: a maggio gran parte dell’Italia è stata flagellata dal maltempo, con una conseguente rinuncia da parte di molti viaggiatori. Maggio è stato poi penalizzato dalla non ottimale “caduta” delle festività religiose che caratterizzano le prime partenze soprattutto del Centro e Nord Europa, Ascensione e Corpus Domini, e che hanno tenuto a casa i turisti di lingua tedesca.

Ciò che fa piacere è scoprire che gli italiani dimostrano sempre più di amare il proprio Paese. Conta molto anche la facile raggiungibilità della destinazione”. Non a caso, nell'84,1% dei casi gli italiani rimarranno in Italia (contro l'80,2% dello scorso anno), mentre nel 14,8% dei casi andranno all'estero. Come di consueto, per coloro che resteranno in Italia, il mare si conferma la meta preferita per le vacanze estive, accogliendo il 71,0% dei viaggiatori. Seguono le località d'arte con il 9,5% delle preferenze, la montagna con il 7,0%, le località lacuali (4,8%) e le terme (2,3%). I connazionali che si recheranno oltre confine, invece, visiteranno soprattutto le grandi capitali europee (47,3%) e i mari tropicali (19,8%).

Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo i vacanzieri ad una riduzione della spesa media complessiva, stimata per tutto il periodo estivo in calo rispetto allo scorso anno, attestandosi sugli 837 Euro a persona contro i 911 Euro del 2018. Il giro d’affari complessivo è di 21,8 miliardi di euro, in diminuzione del 9,5% rispetto ai 24,1 miliardi dell’estate 2018. Prevalentemente a causa di motivi economici il 39,5% della popolazione, pari a 20 milioni di persone, non farà vacanze tra giugno e settembre.

Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 27,5% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (27,0%), la casa di proprietà (15,3%) e il b&b (12,0%). Ad ogni modo, la prenotazione per la vacanza principale viene effettuata con ampio anticipo nel 65,9% dei casi (due o più mesi d’anticipo) e la metodologia di prenotazione prediletta è quella di rivolgersi direttamente all’albergo mediante il sito internet della struttura o i contatti telefonici ed email. Altri scelgono la struttura utilizzando un portale di prenotazione online.

Anche i turisti stranieri contribuiscono ad accrescere il numero dei vacanzieri in Italia, generando più del 51,6% degli arrivi estivi, quota di mercato che si è sensibilmente ampliata negli ultimi anni (era il 46% nel 2010). La Germania è di gran lunga il nostro principale mercato, con 7,3 milioni di arrivi e 39,2 milioni di presenze durante l’estate, seguita da Stati Uniti (2,6 mln di arrivi e 6,6 mln di presenze) e Francia (2,3 mln di arrivi e 7,9 mln di presenze).

In conclusione, il giro d’affari del settore turistico italiano non è l’unico aspetto da tenere in considerazione. Durante l’estate, infatti, le imprese del turismo danno lavoro a più di un milione 400mila lavoratori dipendenti, raggiungendo il picco nel mese di luglio (1.545.406). Nel trimestre giugno – agosto verranno effettuate 267.260 assunzioni, con una quota che supera il 23% del totale delle 1.150mila assunzioni che saranno effettuate dalle imprese di tutti gli altri settori nel medesimo periodo.
 

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